Negli incontri di Life Coaching le persone cercano soluzioni per due temi: amore e lavoro.
In merito a quest'ultimo tema vi riporto una frase di Dick Bolles "Le persone non trovano il lavoro che desiderano perché non si conoscono". Normalmente i lavori che sogniamo non si trovano negli annunci... si creano! Per creare un lavoro è importante conoscersi bene.
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Quando la licenziarono come fotografa, Joana non si lasciò prendere dal panico. Invece di mettersi alla ricerca di un lavoro decise di venirmi a trovare.
Durante il nostro incontro di Life Coaching le chiesi "a cosa devo il piacere della tua visita?" e lei "sono tentata di mettermi alla ricerca di un nuovo lavoro ma sono consapevole che questo potrebbe essere il momento giusto per riflettere e decidere cosa fare nella vita". Parlando scoprii che Joana aveva due passioni: i cani e la corsa. Nelle ore in cui non lavorava usciva con il suo San Bernardo Lucas ed andava a correre sul lungo mare di Barcellona. Quando perse il lavoro continuò a correre con Lucas e, poiché aveva tempo, portava a correre anche i cani dei suoi amici. Quando tre settimane dopo tornammo ad incontrarci, mi raccontò che sulla rivista Runner's World aveva letto una storia che le aveva cambiato la vita. Un ragazzo a Chicago si guadagnava de vivere portando i cani a correre. Altri articoli relativi a Life Coaching@Lavora:
Non cercare lavoro. Lo dico seriamente. Se hai più di 30 anni oramai sei spacciato. Anche se ti chiami Diego Martínez Santos e sei il migliore fisico d'Europa. Non importa. Qui sei un lavoratore troppo caro da mantenere. Cosa stai cercando? Ci sono persone più giovani di te che mi stanno chiedendo un'opportunità per lavorare gratis. E se hai meno di 30 anni ti ricordo che la tua generazione nel nostro paese duplica al resto dell'Unione Europea in una cosa che si chiama disoccupazione. Por questo mi azzardo a darti un consiglio anche se non me lo hai chiesto: indipendentemente dall'età che tu abbia non cercare lavoro. Cercare non è il verbo adeguato. Perché l'unico rischio che corri è quello di non trovare e sentirti frustrato, disperato e credere che è colpa tua. Non utilizzare il verbo cercare. Utilizza il verbo creare. Utilizza il verbo reinventare. Utilizza il verbo fabbricare. Utilizza il verbo riciclare. Non importa se ti vesti come un free lance, un imprenditore o un impiegato. Se non lo hai ancora notato è arrivato il momento delle aziende formate da una persona. Tu sei il tuo direttore generale, il presidente, il direttore di marketing e segretario. Questa è l'unica azienda da cui non potranno mai licenziarti. Ed il tuo dipartimento di I+D (ciò che tieni sulle spalle) è da molto tempo che ha sulla scrivania l'incarico più difficile di tutti i tempi: disegnare la tua vita. Cerca tra le tue capacità. Cerca di individuare ciò che sai fare. Qualche cosa in cui sei bravo. Tutti disponiamo di una capacità che ci rende speciali. Qualche cosa di singolare. La cosa difficile non è disporre di questa abilità ma capire quale sia, identificarla in tempo. E tra le tue "rarezze" domandati quali potrebbero essere ricompensate. Se non è in questa, che sia in un altra nazione. Se non è nel tuo settore che sia in un altro. Non cercare lavoro. Meglio se cerchi un mercato. O detto in altro modo, un bisogno insoddisfatto in un gruppo di persone disposte a spendere. Non cercare lavoro. Meglio ancora cerca un ingenuo o primo cliente. Riduci le sue paure, offrigli una prova gratis, senza alcun impegno, e promettigli che gli restituirai i soldi se non si riterrà soddisfatto. Nel cammino conquista la sua fiducia, convincilo che ha bisogno di te sebbene lui non si sia ancora accorto. Non smettere fin tanto che non avrai ottenuto un si. E poi fai di tutto affinché sia felice per averti conosciuto. Non risparmiarti negli sforzi ma trasforma la sua felicità nella tua ossessione. Fagli credere che sei indispensabile. In realtà nessuno lo è ma tutti paghiamo ogni giorno per prodotti e servizi che ci hanno convinto del contrario. Infine, non cercare lavoro. Cerca una vita da cui non vorresti andare mai in pensione. Ed un "giorno per giorno" in cui tu non smetta mai di imparare. Prova a non venderti e sarà molto più probabile che qualcuno ti compri. Ah, e dimenticati la stabilità, questa è una cosa del secolo passato. Cerca di spendere meno di ciò che hai. E soprattutto non ti ipotecare ma pensa che se affitti un appartamento non stai buttando i soldi ma comperando la tua libertà. Non cercare lavoro. Solo così forse, un giorno, il lavoro ti troverà. Altri articoli Life Coaching @Lavora:
"Soffrire una depressione da disoccupazione può capitare ma... a cosa ti serve stare male?" Angoscia, vergogna, senso di colpa ed insicurezza. Questi sono i sentimenti di chi, dopo aver trascorso mesi o anni alla ricerca di un lavoro, mi contatta. La prima cosa che faccio è domandare "sai quanti disoccupati ci sono in Italia?". In genere la persone rispondo "11%!", ma in pochi sanno che l'11% corrisponde a 2.875.000 anime. Questo significa che in molti competono per lo stesso posto di lavoro! Per vincere in questa competizione la prima cosa da fare è allontanare la depressione da disoccupazione poiché nessuno è disposto a contrattare una persona depressa. ALLONTANARE LA DEPRESSIONE DA DISOCCUPAZIONEPer farlo dovremo creare un atteggiamento positivo:
Quello che posso dire alle persone che leggeranno la mia storia è di:
Ci possiamo RIBELLARE e LOTTARE con tutti noi stessi per sceglierci e scegliere quello che è bene per noi. Tutto è possibile e realizzabile anche quando sembra che la vita gira al contrario. buona vita a tutti! Salve a tutti sono Gabriella, "Il modo più bello per trascorrere le giornate è svolgendo un lavoro che mi gratifica"
Questo momento di difficoltà economica, dove nessuno è disposto ad offrire un lavoro, è il periodo perfetto per provare a creare il proprio "lavoro ideale". Come potete capire se che quello che state svolgendo o ciò che vorreste realizzare è il vostro lavoro ideale?Se continuate a lavorare pur non ricevendo compensi e vi svegliate ogni mattina motivati e convinti che presto i vostri sforzi verranno premiati. Questo dimostra che siete sulla buona strada! Anche il mio lavoro (Life Coach e Public Speaker = aiuto le persone a vivere la vita desiderata) all'inizio non mi permetteva di vivere, ma io ero così innamorato di ciò che stavo offrendo che ho continuato a persistere e con il tempo ho iniziato a vedere grandi risultati. Ma quando i risultati tardano ad arrivare? Io parlavo con mia sorella e lei ogni volta mi ripeteva questa storia: Riccardo, sai come rompe un tagliapietre un masso gigante? Lo colpisce con tutta la sua forza. Il primo colpo non lascia neanche una traccia , ma lo colpisce di nuovo centinaia, anche migliaia di volte. Lui persiste anche se ogni sforzo sembra inutile, perché sa che se i risultati non sono visibili, questo non vuol dire che non si facciano progressi. Quindi continua a colpire la roccia, ad un certo punto anziché scheggiarsi si spacca in due. Non è stato l’ultimo colpo a rompere il masso, ma la pressione costante. Se siete in attesa di un impiego, potreste dedicare questo tempo a trasformare le vostre passioni nel lavoro ideale. Vi assicuro che il limite alla realizzazione di un sogno non sono i soldi ma la fantasia! Avete mai prestato attenzione a come viene associata la persona con la professione?
Una delle prime osservazioni che la gente mi rivolge è "tu sei un life Coach e per questo il tuo atteggiamento e la visione che hai della vita sono così positive!". Mi dispiace deluderli ma ci tengo a specificare che le cose non sono così. Non è il nostro lavoro a determinare chi siamo, ma noi determiniamo quale sarà il nostro lavoro. Sono le nostre attitudini ed il nostro atteggiamento ad indirizzarci verso la professione che vogliamo. Chi sceglie di percorrere questa strada nel senso opposto finisce spesso con lo svolgere un lavoro che non gli corrisponde e non lo rende felice. Ascoltate la vostra voce, vi darà buoni consigli! Mick Fleetwood è uno dei batterista rock più famosi del mondo. Il suo gruppo, Fleetowood Mac, ha venduto dozzine di milioni di dischi ed i critici del rock considerano che i suoi album Fleetwood Mac e Rumors sono opere maestre.
Quando Mick Fleetwood era uno studente, tutto lasciava a pensare che non era un ragazzo molto intelligente, almeno secondo i criteri di intelligenza convenzionalmente accettati. "Io ero un disastro. A scuola avevo problemi di apprendimento ed al giorno d'oggi continuo ad averli. Ero incapace di capire la matematica ed anche adesso sarei in difficoltà se dovessi ripetere l'alfabeto. Ai temi della scuola avevo tanti amici ma non ero felice. Mi sentivo escluso. Soffrivo. Non sapevo cosa sarei stato capace di fare nella via perché ero un disastro in tutto ciò che era teorico". fortunatamente per Mick la sua famiglia era capace di vedere oltre i limiti scolastici. Suo padre era pilota della Royal Air Force britannica, ma quando lasciò il servizio decise dedicarsi alla sua vera passione, la scrittura. Per realizzare il suo sogno si installo, con tutta la famiglia, in una barca sul fiume Tamigi dove vissero per tre anni. La sorella di Mick , Sally, si trasferì a Londra per lavorare come scultrice e sua sorella Susan intraprese la carriera teatrale. Nella famiglioa Fleetwood tutti erano coscienti che il successo poteva arrivare in modo differente e che non essere bravo in matematica, o incapace di ripetere l'alfabeto, difficilmente condannava una persona a vivere una vita insignificante. Mick poteva suonare la batteria. "L'unica cosa che mi divertiva era colpire la batteria o i cuscini del sofà". |
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