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« No! Non ci credo! Non è possibile! » « Riky mou, non ti preoccupare! Vedrai che il lavoro lo troverai, tu riesci sempre a cavartela! » Il Mister Pizza greco mi aveva appena liquidato. « Hai sentito la ragione della mancata assunzione? » « Sì… mi dispiace che… » ‒ dai suoi occhi traspariva un profondo rammarico misto a vergogna ‒ « la mia terra, la mia gente, non possa offrirti un’opportunità. » Ero così arrabbiato per l’ennesimo ed ingiusto fallimento che non riuscivo a sostenere questa sua fragilità.
« Ho viaggiato tanto, percorso strade, sentieri, rotte senza mai perdermi, e lui viene a dirmi che non sarei in grado di trovare una casa in questa minuscola cittadina! Poteva cercare una scusa migliore! » « Forse Riky doveva andare così. » Ci eravamo seduti ad un bar di fronte all’Hotel Paliria e mentre aspettavamo che il cameriere ci portasse una birra ed un cappuccino, osservavamo il lento passeggio sul molo di Calkis. Un raggio di sole attraversava una piccola fessura di un ombrellone e mi colpiva sulla gamba. « Avevi ragione tu quando dicevi che doveva andare così. Di certo mi aspetterà un lavoro migliore che consegnare pizze a domicilio per 2,50 euro l’ora. » ‒ ero cosciente di non aver perduto l’occasione della vita, ma il conto in banca stava scendendo in picchiata ‒ « Non riuscire a comunicare è un limite enorme. » « Non ti preoccupare Riky mou, dove non c'è strada la faremo. » Erano passati quasi due mesi: avevo fatto qualche tentativo, ma di lavoro nemmeno a parlarne; più che opportunità offerte mi sembravano prestazioni regalate. Ogni locale trovava una ragione per non richiamare o non pagare. Una sera, dopo aver lavorato per otto ore ininterrottamente, mi ero visto rifiutare la cifra che mi era stata promessa: trenta euro. Me ne ero andato senza fare polemiche, ma nella mente rimaneva impresso il sorriso della proprietaria che, con aria ironica, mi aveva dato la lieta notizia. Il tempo correva veloce mentre io insistevo, provando ogni strada. Non volevo arrendermi. Avevamo comprato l’ennesimo settimanale di annunci. Molti chiedevano insegnanti di italiano e c’erano scuole che cercavano madre lingua. In quanto italiano, laureato in lingue e letterature straniere, forse avrebbe potuto esserci una buona opportunità, un buon lavoro; quindi avevamo sottolineato gli annunci, contattato le scuole, preparato i curricola e fissato gli appuntamenti, ma nessuna azione era andata a buon fine. Cominciavo a perdere le speranze, preoccupato da un conto in rosso che mi obbligava a stringere i tempi e a trovare quanto prima una soluzione. In quei momenti di difficoltà, un’unica cosa mi dava la forza e la convinzione per andare avanti: la certezza e la solidità del nostro rapporto. Una mattina però Eva mi disse: « Riky, mi sono iscritta al corso di hostess di volo. » Sarebbe stato meglio un pugno in faccia. « Ma avevamo detto che avremmo cercato insieme, valutato, fatto delle scelte e tu... » « Ma le iscrizioni stavano per chiudere ed io dovevo prendere una decisione al più presto. » In un periodo complicato, pieno di delusioni lavorative, la sua scelta mi aveva mandato al tappeto e avevo capito che le nostre strade stavano per dividersi. Lei aveva stabilito quale sarebbe stata la sua, io avrei potuto perderla decidendo di percorrere il mio cammino o di seguirla. « Ok, continuiamo la ricerca del lavoro con cui pagare la formazione per assistenti di volo e l’affitto della casa di Atene. Torniamo a vivere insieme! » Avevo deciso di seguirla! Agosto 2006. « Pronto Riccardo. » « Sì! » « Ciao sono Paola, ti chiamo dalla banca. » « Sì, dimmi. » I soldi erano finiti e se non mi avevano bloccato il credito era grazie al buon nome del babbo; per questo motivo avevo deciso di rientrare in Italia e poi, alla fine di Settembre, un aereo mi avrebbe riportato ad Atene dove avrei iniziato gli studi come stuart e la carriera di professore di lingua italiana. Eh sì! Qualche giorno prima avevo ricevuto una telefonata: « Saremmo interessati ad averla come insegnate di italiano a partire da Ottobre. » Finalmente ogni cosa stava prendendo la giusta direzione!
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