La paura di parlare in pubblico e le cause che possono generarla
Paura di parlare in pubblico cause che possono generarla. È questo il soggetto che voglio trattare nell'articolo di oggi e sebbene possiate avere la sensazione che possa somigliare al post paura di parlare in pubblico psicologia, posso assicurarvi che non è così.
Mentre nel post relativo alla psicologia vi ho mostrato quale è l'atteggiamento mentale limitante o vincente di un oratore prima o durante un discorso, in questo post sulle cause voglio darvi una spiegazione su ciò che contribuisce a generare la fobia del parlare in pubblico.
Nell'articolo analizzerò due temi:
Mentre nel post relativo alla psicologia vi ho mostrato quale è l'atteggiamento mentale limitante o vincente di un oratore prima o durante un discorso, in questo post sulle cause voglio darvi una spiegazione su ciò che contribuisce a generare la fobia del parlare in pubblico.
Nell'articolo analizzerò due temi:
- Paura di parlare in pubblico cause familiari
- Paura di parlare in pubblico cause scolastiche
1. Paura di parlare in pubblico cause familiari
Paura di parlare in pubblico cause familiari, ma cosa c'entra la famiglia? Io parto dall'idea che quando nasciamo una parte di ciò che siamo è intrinseca nel nostro DNA, mentre l'altra è il risultato delle esperienze.
Se provo a ricordare la mia infanzia sapete cosa mi viene alla mente? Che durante le feste di Natale ci riunivamo con i parenti ed io con mia sorella e le mie cugine organizzavamo uno spettacolo. Trascorrevamo il pomeriggio della vigilia provando scene, ruoli, canzoni e quando finalmente arrivava la sera obbligavamo tutti a sedersi in poltrona e sorbirsi il nostro show. Una cosa ricordo bene... noi ci divertivamo tantissimo!
Rammento i visi dei miei genitori che ci ascoltavano, si divertivano e ridevano. Inconsapevolmente quel comportamento ha fatto crescere in me la fiducia che ciò che stavo facendo era giusto.
Non so se a voi è capitato, ma quando avevo 10 o forse 12 anni, nelle scuole italiane andava di moda organizzare delle recite ed io ricoprivo spesso il ruolo di presentatore. Sapete, non credo che i professori mi scegliessero perché fossi particolarmente bravo ma semplicemente perché erano certi che sul quel palco ci sarei salito senza preoccupazioni. In effetti è stato sempre così, fino a quando, all'età di 13 anni mi chiesero di presentare quella che sarebbe stata la mia ultima recita. Indossavo una giacca blu con una camicia rosa quando, dietro ad un leggio di legno, ho inaugurato lo spettacolo. L'anfiteatro era popolato di compagni, ci saranno stati 200 studenti! In quel momento non riuscivo a capire il perché ma cominciai a provare un senso di disagio. Durò pochi secondi e bastarono due battute per farmi recuperare la fiducia di sempre.
Questa prima parte della mia inconsapevole vita da oratore è stata un successo perché ho potuto contare su dei modelli (i miei genitori) che oltre a non vergognarsi a parlare in pubblico mi hanno sempre motivato a farlo ed a vederlo come un gioco.
Se provo a ricordare la mia infanzia sapete cosa mi viene alla mente? Che durante le feste di Natale ci riunivamo con i parenti ed io con mia sorella e le mie cugine organizzavamo uno spettacolo. Trascorrevamo il pomeriggio della vigilia provando scene, ruoli, canzoni e quando finalmente arrivava la sera obbligavamo tutti a sedersi in poltrona e sorbirsi il nostro show. Una cosa ricordo bene... noi ci divertivamo tantissimo!
Rammento i visi dei miei genitori che ci ascoltavano, si divertivano e ridevano. Inconsapevolmente quel comportamento ha fatto crescere in me la fiducia che ciò che stavo facendo era giusto.
Non so se a voi è capitato, ma quando avevo 10 o forse 12 anni, nelle scuole italiane andava di moda organizzare delle recite ed io ricoprivo spesso il ruolo di presentatore. Sapete, non credo che i professori mi scegliessero perché fossi particolarmente bravo ma semplicemente perché erano certi che sul quel palco ci sarei salito senza preoccupazioni. In effetti è stato sempre così, fino a quando, all'età di 13 anni mi chiesero di presentare quella che sarebbe stata la mia ultima recita. Indossavo una giacca blu con una camicia rosa quando, dietro ad un leggio di legno, ho inaugurato lo spettacolo. L'anfiteatro era popolato di compagni, ci saranno stati 200 studenti! In quel momento non riuscivo a capire il perché ma cominciai a provare un senso di disagio. Durò pochi secondi e bastarono due battute per farmi recuperare la fiducia di sempre.
Questa prima parte della mia inconsapevole vita da oratore è stata un successo perché ho potuto contare su dei modelli (i miei genitori) che oltre a non vergognarsi a parlare in pubblico mi hanno sempre motivato a farlo ed a vederlo come un gioco.
2. Paura di parlare in pubblico cause scolastiche
Come vi avevo accennato in precedenza, quella dei 13 anni è stata l'ultima presentazione in pubblico dopo di che ho smesso di parlare. Non parlavo ne in pubblico e ne a scuola. Sapete per quale motivo?
Un giorno mia madre tornò a casa dopo essere stata ad un incontro con i professori. Mi disse che tutto andava bene ma che alcune professoresse avrebbero gradito che partecipassi alle lezioni rivolgendo delle domande. Per me rivolgere una domanda in classe, così come ad una conferenza, non era mai stato un problema. Il giorno dopo vado a scuola e, dopo essermi alzato in piedi all'ingresso in aula della professoressa di italiano, ha inizio la lezione. La ascolto per un po' fino a quando non capisco un concetto e le rivolgo la prima domanda. Riprende la lezione, resto in attesa, non capisco un concetto e faccio un'altra domanda: "professoressa cosa significa che questo autore è scomparso nel 1881?". Ok, devo riconoscere che la domanda era piuttosto ingenua ma posso garantirvi che a 13 anni non sapevo che il termine "scomparso" fosse sinonimo di "morto". Lei, insofferente per la mia ignoranza, mi rispose "Riccardo, smettila di fare domande stupide!". Provate ad immaginare la reazione dei miei compagni. Nell'aula è esplosa un'onda di risate e commenti offensivi che l'insegnante non si è curata di limitare. Da quel giorno ho smesso di rivolgere domande!
Un giorno mia madre tornò a casa dopo essere stata ad un incontro con i professori. Mi disse che tutto andava bene ma che alcune professoresse avrebbero gradito che partecipassi alle lezioni rivolgendo delle domande. Per me rivolgere una domanda in classe, così come ad una conferenza, non era mai stato un problema. Il giorno dopo vado a scuola e, dopo essermi alzato in piedi all'ingresso in aula della professoressa di italiano, ha inizio la lezione. La ascolto per un po' fino a quando non capisco un concetto e le rivolgo la prima domanda. Riprende la lezione, resto in attesa, non capisco un concetto e faccio un'altra domanda: "professoressa cosa significa che questo autore è scomparso nel 1881?". Ok, devo riconoscere che la domanda era piuttosto ingenua ma posso garantirvi che a 13 anni non sapevo che il termine "scomparso" fosse sinonimo di "morto". Lei, insofferente per la mia ignoranza, mi rispose "Riccardo, smettila di fare domande stupide!". Provate ad immaginare la reazione dei miei compagni. Nell'aula è esplosa un'onda di risate e commenti offensivi che l'insegnante non si è curata di limitare. Da quel giorno ho smesso di rivolgere domande!
Conclusioni su quali sono le cause delle paura di parlare in pubblico
Vi ho voluto raccontare la mia storia per dimostrarvi che sebbene riconosca che una parte di ciò che siamo sia nei nostri geni, esiste un'altra parte di noi che è il risultato delle nostre esperienze.
Qualche tempo fa stavo leggendo il libro Il cervello del bambino spiegato ai genitori
Sapete cosa mi ha colpito di questo libro? Il fatto che metta in evidenza come le persone che ci accompagnano nei primi anni della nostra vita determinino gli uomini e le donne che saremo domani!
Gli esseri umani apprendono per imitazione e per emozioni.
Nel mio caso ho avuto la fortuna di avere dei genitori meravigliosi che durante l'infanzia mi hanno dato feedback positivo che ha accresciuto la fiducia nel parlare in pubblico. Quando sono passato alla fase adolescenziale ho avuto la brutta esperienza scolastica (alla quale ne sono seguite altre) che ha stravolto l'idea di parlare in pubblico. Cosa è successo in seguito? Ho frequentato per quattro anni un club di oratoria internazionale che si chiama Toastmaster dove oltre ad imparare le tecniche di public speaking sono stato circondato da persone meravigliose che mi hanno ricordato ciò che un tempo sapevo molto bene, ovvero che il public speaking è un gioco!
Adesso potete capire perché i due temi del post sono:
Cari genitori e cari professori, dovete sapere che avete una grande responsabilità nei confronti dei ragazzi. Il vostro comportamento, il vostro atteggiamento, le vostre opinioni potrebbero essere una delle cause che genereranno la paura di parlare in pubblico negli uomini e nelle donne di domani. Per ogni cosa che dite ai ragazzi prestate attenzione a pesare attentamente le parole perché voi per loro siete un modello da seguire ed una voce autoritaria da rispettare.
Se questo articolo di public speaking vi è piaciuto allora potrebbero interessarvi anche:
Gli esseri umani apprendono per imitazione e per emozioni.
Nel mio caso ho avuto la fortuna di avere dei genitori meravigliosi che durante l'infanzia mi hanno dato feedback positivo che ha accresciuto la fiducia nel parlare in pubblico. Quando sono passato alla fase adolescenziale ho avuto la brutta esperienza scolastica (alla quale ne sono seguite altre) che ha stravolto l'idea di parlare in pubblico. Cosa è successo in seguito? Ho frequentato per quattro anni un club di oratoria internazionale che si chiama Toastmaster dove oltre ad imparare le tecniche di public speaking sono stato circondato da persone meravigliose che mi hanno ricordato ciò che un tempo sapevo molto bene, ovvero che il public speaking è un gioco!
Adesso potete capire perché i due temi del post sono:
- Paura di parlare in pubblico cause familiari
- Paura di parlare in pubblico cause scolastiche
Cari genitori e cari professori, dovete sapere che avete una grande responsabilità nei confronti dei ragazzi. Il vostro comportamento, il vostro atteggiamento, le vostre opinioni potrebbero essere una delle cause che genereranno la paura di parlare in pubblico negli uomini e nelle donne di domani. Per ogni cosa che dite ai ragazzi prestate attenzione a pesare attentamente le parole perché voi per loro siete un modello da seguire ed una voce autoritaria da rispettare.
Se questo articolo di public speaking vi è piaciuto allora potrebbero interessarvi anche:
- Ansia di parlare in pubblico. Un post dove spiego, attraverso testo e video, come generiamo l'ansia di parlare in pubblico e quello che possiamo fare per eliminarla.
- Come parlare in pubblico senza emozionarsi. Un articolo dove spiego nel dettaglio gli strumenti più efficaci per eliminare le emozioni negative quando vi trovate a parlare in pubblico.