Vedo tutto ciò che sono! In questa serie video vi racconto la vita dal mio punto di vista.
Passeggeremo insieme per Barcellona, osserveremo la città ma quello che vi inviterò a fare sarà cambiare punto di vista, assumere un altro punto di vista almeno per qualche istante. In questo video non voglio dire che il mio punto di vista delle cose sia corretto, ma sarà certamente differente dal vostro e questo scambio di prospettive ci arricchirà, facendoci vedere la realtà sotto una luce differente.
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Vedo tutto ciò che sono! In questa serie video vi racconto la vita dal mio punto di vista.
Passeggeremo insieme per Barcellona, osserveremo la città ma quello che vi inviterò a fare sarà cambiare punto di vista, assumere un altro punto di vista almeno per qualche istante. In questo video non voglio dire che il mio punto di vista delle cose sia corretto, ma sarà certamente differente dal vostro e questo scambio di prospettive ci arricchirà, facendoci vedere la realtà sotto una luce differente. Vedo tutto ciò che sono! In questa serie video vi racconto la vita dal mio punto di vista.
Passeggeremo insieme per Barcellona, osserveremo la città ma quello che vi inviterò a fare sarà cambiare punto di vista, assumere un altro punto di vista almeno per qualche istante. In questo video non voglio dire che il mio punto di vista delle cose sia corretto, ma sarà certamente differente dal vostro e questo scambio di prospettive ci arricchirà, facendoci vedere la realtà sotto una luce differente. Vedo tutto ciò che sono! In questa serie video vi racconto la vita dal mio punto di vista.
Passeggeremo insieme per Barcellona, osserveremo la città ma quello che vi inviterò a fare sarà cambiare punto di vista, assumere un altro punto di vista almeno per qualche istante. In questo video non voglio dire che il mio punto di vista delle cose sia corretto, ma sarà certamente differente dal vostro e questo scambio di prospettive ci arricchirà, facendoci vedere la realtà sotto una luce differente. Vedo tutto ciò che sono! In questa serie video vi racconto la vita dal mio punto di vista.
Passeggeremo insieme per Barcellona, osserveremo la città ma quello che vi inviterò a fare sarà cambiare punto di vista, assumere un altro punto di vista almeno per qualche istante. In questo video non voglio dire che il mio punto di vista delle cose sia corretto, ma sarà certamente differente dal vostro e questo scambio di prospettive ci arricchirà, facendoci vedere la realtà sotto una luce differente. Ho registrato queste video riflessioni di viaggio mentre stavo rientrando a casa. In questa ora e trenta di viaggio ho avuto occasione di fare molte riflessioni sull'amore, molte riflessioni sulla vita e sul vivere.
Le condivido con voi in questo video che supera gli standard di tempo consigliati da youtube. Ma non importa! Mi sentivo di pubblicarlo così, tutto d'un fiato, nella sua versione quasi integrale. Spero possiate apprezzarlo e trovare, nelle mie confessioni, qualche cosa di utlire da poter condividere. Il cervello è un droghiere, tiene i registri, annota le uscite, le entrate, i profitti, le perdite. È un bravo amministratore, non rischia mai tutto, tiene sempre qualcosa di riserva. Non taglia la fune, no! Ma se non tagli la fune, me lo dici che gusto ha la vita? Di camomilla, di camomillina; non di rum, che scaravolta il mondo!
Cosa ti manca? Sei giovane, hai soldi, sei intelligente, sei sano, sei una brava persona, non ti manca niente. Niente ti manca, accidenti al diavolo! Soltanto una cosa; l’abbiamo detto: la follia. Quando ero bambino ero pieno di entusiasmi, di desideri primordiali, me ne stavo sempre da solo e sospiravo perché il mondo mi stava stretto. Poi, pian piano, col tempo, diventavo sempre più saggio; ponevo dei limiti, separavo il possibile dell’impossibile, l’umano dal divino, stringevo forte l’aquilone perché non mi sfuggisse. Mio padre fumava come un comignolo; una mattina si alzó, andó nei campi ad arare, arrivó, si appoggió al recinto e, da fumatore accanito qual era, infiló febbrilmente la mano nella cintura per tirar fuori la borsa del tabacco e arrotolarsi una sigaretta prima di cominciare il lavoro. Prese la borsa, era vuota come uno straccio; si era dimenticato di riempirla a casa. Schiumava di collera, ruggiva; e tutt’a un tratto con un salto, si voltò indietro e cominció a correre verso il villaggio; il vizio aveva preso il sopravvento. Ma all’improvviso, mentre correva - l’uomo è un mistero ti dico - si fermó, si vergognó, prese la borsa del tabacco e con i denti la fece in mille pezzi e la calpestò infuriato. “infame! infame!” ruggiva “puttana!” Se guardi l’acqua che beviamo con una lente, mi ha detto un giorno un ingegnere, vedrai che l’acqua è piena di vermi, piccoli piccoli, che a occhio nudo non si vedono. Vedrai i vermi e non berrai più. Non berrai più e morirai di sete. Spacca la lente, padrone, spaccala, maledetta, i vermi spariranno all’improvviso e tu potrai bere e rinfrescarti!” Hai notato Zorba, quando metti una lente al sole e concentri i suoi raggi su un unico punto? Poco dopo quel punto prende fuoco. Perché? Perché la forza del sole non è andata dispersa, si è raccolta tutta in quel punto. Così anche la mente dell’uomo; se concentri la mente su una cosa sola fai miracoli. Capisci Zorba?” Una volta quando ero bambino andavo matto per le ciliegie. Non avevo soldi, ne compravo poche alla volta, le mangiavo, mi rimaneva la voglia. Giorno e notte pensavo alle ciliegie, mi veniva l’acquolina in bocca, un tormento! Finché un giorno mi arrabbia, o mi vergognai, che ne so. Mi accorsi che le ciliegie facevano di me quello che volevano, mi rendevano ridicolo. e allora cosa t’invento? una notte mi alzo piano piano, frugo nelle tasche di mio padre, trovo una medaglia d’argento, la rubo. Al mattino presto mi alzo, vado in un campo e compro una cesta di ciliegie. mi siedo su un fosso e comincio a mangiare. Mangio, mangio finché mi viene il mal di pancia e vomito. Ho vomitato, padrone, e da allora mi sono liberato dalle ciliegie; non volevo neanche più vederle. Sono diventato un uomo libero. Buttarti a capofitto dovunque! Buttarti a capofitto nel lavoro, nel vino, nell’amore e non aver paura di Dio né del Diavolo. Questo vuol dire essere giovani e forti!” Io somiglio a mio nonno Alexis. Aveva 100 anni, la sera stava seduto davanti alla porta di casa a guardare le ragazze che andavano alla fonte. Ma non ci vedeva più tanto bene, non distingueva le persone. Allora gridava alle ragazze: “Ehi, tu chi sei?”. “Elena, la figlia di Mastrandonis!”. “Vieni qui che ti tocco! Vieni, non aver paura!”. E la ragazza, sofocando le risate, si avvicinava. E mio nonno allungava la mano sul viso della ragazza e lo tastava lentamente, con tenerezza e cupidigia. E piangeva a dirotto. “Perché piangi nonno?” gli domandai un giorno “Eh, figliolo, vuoi che non pianga? Sto per morire e mi lascio dietro tante bellezze!” “Cosa vuoi che diventi tuo nipote, vecchio Anaghnostis? Diccelo che glielo auguriamo”. “Che cosa vuoi che desideri figliolo? Ecco, che prenda la strada giusta. Che diventi una brava persona, un bravo uomo di casa, che si sposi, che faccia anche lui figli e nipoti, e che uno dei suoi figli somigli a me. Che i vecchi lo guardino e dicano: “Ma come somiglia al vecchio Anaghnostis! Che Dio benedica l’anima sua; era una brava persona” In questo video troverai la pozione magica per vincere la timidezza
Ma prima di tutto ci tenevo a dirti che dal mio punto di vista la timidezza eccessiva non è un problema. Esatto, non è un problema fino a quando non limita la tua vita e ti impedisce di fare le cose che hai sempre desiderato. Ho sempre pensato che il 31 dicembre rappresentasse un ponte, un ponte tra il passato ed il futuro, il momento in cui tiri le somme sull’anno trascorso e fai progetti su quello che verrà.
Ogni 31 dicembre mi faccio due domande, due domande semplici ma che mi sbattono in faccia la realtà. Mi chiedo… di cosa mi sono arricchito in questo anno? E cosa vorrei fare nel prossimo? Ti spiego come essere perfetta.
Questo articolo e video motivazionale sulla vita vuole essere una risposta a tutte le persone che si domandano come essere sempre perfette. Alla domanda, come si diventa perfetti? Mi sento di rispondere dicendo che la perfezione è un ideale che rispecchia valori, mode e tendenze del periodo storico in cui viviamo ed è per di più condizionato da gusti e pareri soggettivi. |
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